Giuseppe Albertini
fototeca del personaggio di Luciano Marconi
Chi sono ? Li vediamo tutti i giorni, è vero, i loro nomi ci sono familiari, eppure non li conosciamo. Un paese piccolo è pieno di allegorici sorrisi, di gesti fatti, un clichè imparato a memoria e recitato all'infinito. Abbiamo voluto perciò. . .
rompere il ghiaccio: non amore di pubblicità, non obbiettivo indiscreto. Piuttosto un ridimensionamento di certe figure, stracciare il clichè per ritrovare un volto autentico. Vediamoli a casa loro, questi signori della politica, del professionismo, dell'arte, magari scamiciati, coi sorrisi aperti dei loro bam-bini, forse goffi talvolta o presi alla sprovvista, ma quanto più veri e umani! Occupati a piantar fiori, chissà, oppure a inseguire un loro privatissimo sogno.
Ex nazionale di calcio, cronista sportivo della Radio e della Televisione, regista radiofonico. Prototipo del gentiluomo moderno, senza la patina di supponenza e di melanconia del gentiluomo tradizionale.
Di lui si può ripetere l'assioma di Hello che « lo stile è l'uomo ». La sua vita si esprime in sequenze di forma pura, di impeccabilità.
Con disinvoltura passa dal doppio petto, alla tuta del Giro d'Italia, al maglione di calciatore. Sport per Albertinl non è come per .molti sinonimo di libero istinto, ma chiarezza di idee, intelligenza, tempestività, gioco disinteressato.
Il bridge e il gioco del calcio lo definiseono «sportman » nella sua accezione più inglese. Il suo hobby? Il pallone; la sua professione: la cronaca delle partite. Non pare quindi azzardato definirlo « gentleman » di casa nostra.



