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En colp de toss (prefazione di Silvano Montanaro)

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Chi trova un amico trova un tesoro. Quando poi è poeta e passa i novant’anni… Ma

Luciano Marconi, a volte, sembra voler ridimensionare se non addirittura minimizzare la pienezza di una così lunga e ricca esperienza:

                 …l’òm l’è quasi gnènt, l’òm l’è en colp de tóss…

Versi della poesia che dà il titolo a questa raccolta. Un colpo di tosse! Un niente, fastidioso quasi, se non fosse:  …en colp de tóss del Sioredio.

Come il soffio nelle narici di Adamo: la vita. Un dono che Luciano ha saputo apprezzare appieno; con occhi, cuore e mente bene aperti; riuscendo a stabilire, con la natura, le persone, se stesso e col Sioredio un rapporto confidenziale.

È bello che il poeta abbia voluto condividere in un modo così diretto esperienze: gaie e tristi, leggere e profonde, sempre vere. Diventa naturale associarle, con un certo compiacimento, alle nostre. Perché allora non condividerle anche coi modi nuovi che abbiamo appena imparato a utilizzare. FACEBOOK:   A cosa stai pensando? 

L’èra bèl el fum dei camini / del tèmp passà,/el ghe metéva en rìzzol/al quèrt de la ca.

Chissà quanti:        (mi piace)

Allora continuiamo con le schiramèle (capriole) del vecio rimbambì che diventa bambino, torniamo a rincorrere Marisa dai òci verdi, soffermiamoci a guardare l’erba che la ride a la carézza del vènt e soprattutto riproviamo a parlare col Sioredio . Con la consapevolezza della vita che scorre veloce ma che rallenta, e si ferma a volte, lasciandoci tranquilli in compagnia dei ricordi.

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Grazie Luciano

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