
LUI
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Dio - forse non lo sapete - è un essere molto vivace, molto scherzoso, a volte pazzo di gioia. Solo capovolgendo l’immagine di un Dio tradizionalmente autoritario, irraggiungibile nella sua gloria celeste, severo giudice delle azioni umane, si poteva trovare il modo di penetrare nei suoi segreti, instaurando con lui un dialogo famigliare aperto su ogni problema. A questa condizione iniziale il disegno dell’autore consente alla coppia Dio-uomo una reciprocità feconda di impensati sviluppi, dove tutti i giochi sono possibili, perché connaturale alla sostanza mentale dell’uomo e di Dio. Un Dio che si guarda nello specchio mentre si fa la barba, imitando i gesti quotidiani dell’uomo, un uomo che collabora attivamente a completare l’opera della creazione, con le sue domande impertinenti, con i suoi suggerimenti imprevedibili perché sa di essere la creatura prediletta di Dio.
Dall'introduzione dell'autore