top of page
La casa d'aria.jpg

La casa d'aria

 

[…] Ma cosa c’è di così importante nella favola da tramandarne la memoria tra gli uomini? Si, l’avventura, il gusto dell’orrido, l’approccio infantile al pauroso, il fascino dell’evento magico, la propensione umana al mito e alla leggenda, la nostalgia, il piacere del lieto fine, l’attrazione esercitata dall’allegoria. Ma credo che la fortuna della fiaba stia nell’intreccio tra il “parlare” e il “sognare” – intreccio efficace nell’oralità – e nell’insperato e ricorrente “farsi visibile dell’invisibile”, per usare un concetto di Hölderlin.

 

Dalla prefazione di Franco Loi

C'era

una

volta

. . .

bottom of page